Mi sento proprio come mi sento. Ti sento proprio dove ti sento. Semplice, molto molto semplice. Ora per tutte le volte in cui vado giù ho anche un terrazzo e una luna che si scolora... quell'attimo di emozione autentica stretta tra le tue braccia. Sei vero, questo mi basta sopra ogni cosa. Affascina la scoperta e ti propone variabili a cui capisci di aver offerto sempre troppa poca attenzione. Mi muovo libera in tutto quello che accade e se anche, in certi momenti, rumori mi spingono la fronte sono fiera di tutto. L'isola felice. L'espansione. Un getto di colori. L'ossigeno di un respiro lungo. Io esattamente come voglio... i miei occhi paralleli ad altri due/assenza di prevaricazioni e sorrisi dentro vasi secchi da annaffiare/eventualmente. Oggi mi rinnovo perché voglio io e perché vuole la natura. Quanto tempo lasciamo a bocca secca, perduto irrimediabilmente nella dimenticanza di ogni suo inevitabile miracolo. Durerà per oggi o per sempre questa mia sensazione di bellezza, ma dovrebbe interessarmi? Slaccio le mani e tengo il tempo con il piede. Nulla di più/a me sembra moltissimo. Quando suono in mutande lui mi vibra addosso e si appiccica/è quasi carnale lo scambio e io romanticamente voglio associarlo a noi. Imparo la musica per non essere mai più immobile. Lo giuro. Sorrido e bevo acqua gelida/algida. Scrivo per trattenere, sintetizzo il possibile e non curo alcuna forma. Imparo l'improvvisazione scoprendomi di grazia.
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