Continuamente,
ovunque io sia e con chiunque io sia... continuamente mi capita di tanto in
tanto di andare altrove col pensiero. E’ un vizio che esiste in me da sempre,
inevitabile come quei gesti ripetuti che ti fanno quello che sei. Senza pretesa
alcuna. Allora succede che dentro agli occhi della faccia che mi parla immagino
qualcosa di mio che mi resta a bucare la fronte per un sacco di tempo... metto
lo smalto e poggio i piedi bollenti sul pavimento. Mi fermo. In queste mie
giornate ho nostalgia degli odori invernali, anche questa è una cosa che mi
succede sempre/ad un certo punto/mi aspetto che qualcosa cambi. Sull’autobus mi
guardo intorno e sorrido senza un perché, così nell’attimo che subito segue una
bimbetta mi fa ciao con la manina e a me sembra che nulla possa essere meglio
di così. Ogni mio stare è più di sempre. Esattamente come lo voglio o
semplicemente come posso. Mancherà l’esclusività a cui mi ero inevitabilmente
abituata. Forse ci concluderà diversi o forse ci finirà semplicemente, un po’
ci penso ma so che inevitabilmente accade. Come mille altre verità che non
hanno bisogno di me e di tutto il resto. Scoprire che l’amore spesso non si
ritrova nell’amarsi così come i biscotti ai cereali proprio non mi piacciono.
venerdì 31 agosto 2012
sabato 18 agosto 2012
Emotività fallace.
Il tempo sistema. Sposta le cose e le persone.
Riordina. Ci libera/eventualmente.
Un po' di vento mi soffia
sono strane le emozioni/nella distanza si diffondono.
Poi improvvisamente come se evaporasse
/eppure ti sembrava che mai sarebbe stato meno.
Si stacca con naturalezza
scola verso il basso.
Intorno le vite di tutti
la mia nel mezzo
senza alcuna schiavitù
involontaria.
Il tempo sistema. Sposta le cose e le persone.
Riordina. Ci libera/eventualmente.
Un po' di vento mi soffia
sono strane le emozioni/nella distanza si diffondono.
Poi improvvisamente come se evaporasse
/eppure ti sembrava che mai sarebbe stato meno.
Si stacca con naturalezza
scola verso il basso.
Intorno le vite di tutti
la mia nel mezzo
senza alcuna schiavitù
involontaria.
sabato 4 agosto 2012
Vado
a prendere e lasciare
ad affondare le mani
a slegarmi la mente
a naufragare ogni aspettativa
a ripassarmi i sogni e tutti i bisogni
ad ispirarmi di odori
a bagnare ogni mia intimità
ad asciugarmi di sole
ad assaporare la mancanza
ad ingoiare l'attesa
ad immaginare storie
a desiderare ancora di più
a pensarti senza smettere di pensarmi
...
vado/vera come solo posso
e sul fondo degli occhi
al ritorno
un qualsiasi orizzonte.
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