martedì 10 maggio 2011


E c'erano volte in cui si mordeva un labbro e restava così,
con la testa inclinata nello stesso verso del suo naso imperfetto.
Erano quelli i momenti in cui lo sentiva ancora premere
da qualche parte in lei.
Le veniva da chiedersi per quanto ancora, senza smarrimento.
Semplicemente/per quanto ancora? 
Si accendeva una sigaretta
e si inzuppava nel languore che le impregnava lo stomaco.
Erano attimi di un'intensità bellissima.
Non era semplice nostalgia, era qualcosa di più intimo.

10 commenti:

apepam ha detto...

gocce di saudade
in olio essenziale.

*

Occhio.Cavo ha detto...

quelle cose che il corpo non dimentica più

undercaos ha detto...

te lo do io il morso!!!!!!!!
te stacco minimo un braccio

walkinblue ha detto...

Ahahah Underrr

...so' momenti no?
Ma è tuuutto fiero
là dove deve stare.
Ripigliami
così/sempre.

walkinblue ha detto...

Pam

Troviamo un'essenza magica
per massaggiarci pensando
a tutto quello che verrà

dopo.

walkinblue ha detto...

Occhio.Cavo

Quelle cose che sono memoria.
Indimenticabili
e nostre.
Felice di conoscerti.

undercaos ha detto...

ma se non fai altro che bidonarci !!!!!
s-fugge come peggio di un'anguilla.

walkinblue ha detto...

No no no
ma se voi dovete fare mille cose
e per giunta che variano
velocissimamente!

undercaos ha detto...

gne gneee gnèèèèè

walkinblue ha detto...

((((bleah)))