giovedì 27 ottobre 2011

Entro in una stanza. Prima resto immobile, cerco di capire cosa fare e soprattutto perché. Poi starnutisco. Poi sospiro. Cammino verso la finestra, mi aggrappo alle pesanti tende per tirarle via. L'ambiente odora di polvere e rancore. C'è più luce ma anche fuori è grigio. Guardo aldilà dei vetri e lentamente mi volto per fissare il dentro. A terra pezzi di vetro e di carta strappata e umido di un qualche liquido e schifo. Sono confusa e mi conto i respiri. Faccio qualche passo ed è come se non sentissi le gambe il corpo il sangue. Sì, li ho uccisi io quei cigni neri. Ho strappato i loro becchi li ho maledetti. Ho ucciso i cigni perché loro mi impedivano di sognare ancora. Fa freddo. Mi guardo le mani. Richiudo le tende, che ora sembrano pesare meno. Lascio il dentro al buio. Mi sistemo in un angolo e mi addormento.