Continuamente,
ovunque io sia e con chiunque io sia... continuamente mi capita di tanto in
tanto di andare altrove col pensiero. E’ un vizio che esiste in me da sempre,
inevitabile come quei gesti ripetuti che ti fanno quello che sei. Senza pretesa
alcuna. Allora succede che dentro agli occhi della faccia che mi parla immagino
qualcosa di mio che mi resta a bucare la fronte per un sacco di tempo... metto
lo smalto e poggio i piedi bollenti sul pavimento. Mi fermo. In queste mie
giornate ho nostalgia degli odori invernali, anche questa è una cosa che mi
succede sempre/ad un certo punto/mi aspetto che qualcosa cambi. Sull’autobus mi
guardo intorno e sorrido senza un perché, così nell’attimo che subito segue una
bimbetta mi fa ciao con la manina e a me sembra che nulla possa essere meglio
di così. Ogni mio stare è più di sempre. Esattamente come lo voglio o
semplicemente come posso. Mancherà l’esclusività a cui mi ero inevitabilmente
abituata. Forse ci concluderà diversi o forse ci finirà semplicemente, un po’
ci penso ma so che inevitabilmente accade. Come mille altre verità che non
hanno bisogno di me e di tutto il resto. Scoprire che l’amore spesso non si
ritrova nell’amarsi così come i biscotti ai cereali proprio non mi piacciono.
2 commenti:
entrare nel tuo blog con un commento è sempre difficile: sembra di bussare al tuo cervello a ore imprecisate, rovinando l'atmosfera intima delle parole...
Però ci sono.
:)
Mi hai lasciato un commento bellissimo.
Stai/tutto il tempo che vuoi.
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