venerdì 22 aprile 2011
Bene. Ci stavano gli occhi di tutti e andava bene.
La bellezza che sta nelle forme, nei pensieri e nei respiri…
E’ stata una capriola dentro al cielo/l’attimo in cui la vita ti travolge
e tu non puoi che assecondare ogni suo capriccio in movimento.
Ed era così bello. Ed è così bello.
Scoprire lei che ti sta dentro come qualcosa di irrinunciabile nella vita
e scoprire lui, che lo conosci appena ma ha un cuore grande come il miracolo del pane fatto in casa.
O lui che fa rumore ma è indispensabile,
come lei che salta sulle nuvole e vibra.
Ognuno di noi sotto lo stesso cielo
impegnati solo a vivere. Solo a viverci.
E mi sento così tanto fortunata.
Guardavo quel blocco di cemento e vedevo che non bastava a fermare la forza della schiuma.
Lei lo superava e lo vinceva con la sua spinta naturale
restava compiuta, lieve ed elegante
poi lo scavalcava violentando la sua durezza
in onda arrivava dove doveva.
E più giù il mare finiva/incontrava il cielo
mentre noi eravamo tutti funamboli
su quella linea d’orizzonte.
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